Cortelandia
è anche un marchio collettivo di qualità ambientale e paesaggistica
un territorio > un paesaggio > una tradizione millenaria
Le Cerbaie si distinguono per possedere un territorio ricco in boschi , corti contadine e prati pascoli, densamente attraversati da una fitta rete di strade vicinali, che conducono facilmente dall'abitato al territorio rurale fino ad incontrare luoghi naturali di pregio, e in cui i rivenimenti botanici e faunistici sono frequenti e spesso emozionanti.
Da questa considerazione nasce l'idea di premiare quei soggetti che si distinguono per l'impegno, per l'idea imprenditoriale e per gli obbiettivi raggiunti , collocati nella formula di rilanciare un economia agricola – forestale e nel valorizzare il territorio rurale e urbano.
Il marchio “Cortelandia” è un marchio collettivo e figurativo di qualità ambientale e paesaggistica, ed ha una configurazione che ricorda chiaramente il paesaggio tipico dell'area denominata colline delle cerbaie: la dicitura qualità rimarca l'attribuzione dei meriti di soggetto attivo nella tutela e nella valorizzazione del paesaggio delle Cerbaie, e il termine Cortelandia declina il concetto di paesaggio (land) delle corti , rimarcando un carattere identitario del territorio “colline del cerbaie”, collocato al centro della Toscana settentrionale e chiaramente un “polmone verde” tra le ampie pianure urbanizzate della val nievole, del val d'arno e della pianura lucchese.
Il marchio è assegnato annualmente in occasione della festa Cortelandia – la festa della Foresta delle Cerbaie, ed è assegnato da una commissione di tecnici collegati al laboratorio di green economy cerbaie: la sua adozione è richiesto in forma spontanea tramite segnalazione effettuate alla pagina pagina face book di cortelandia (facebook.com/consorzioforestale.dellecerbaie.1) o a tramite email al Consorzio Forestale delle Cerbaie ([email protected]): le segnalazioni da parte del pubblico avvengono in forma spontanea, e devono segnalare anche la motivazione addotte nei termini di azioni di pregio per la valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente delle Cerbaie (per le modalità, consultare il Regolamento del Marchio).
Le Cerbaie si distinguono per possedere un territorio ricco in boschi , corti contadine e prati pascoli, densamente attraversati da una fitta rete di strade vicinali, che conducono facilmente dall'abitato al territorio rurale fino ad incontrare luoghi naturali di pregio, e in cui i rivenimenti botanici e faunistici sono frequenti e spesso emozionanti.
Da questa considerazione nasce l'idea di premiare quei soggetti che si distinguono per l'impegno, per l'idea imprenditoriale e per gli obbiettivi raggiunti , collocati nella formula di rilanciare un economia agricola – forestale e nel valorizzare il territorio rurale e urbano.
Il marchio “Cortelandia” è un marchio collettivo e figurativo di qualità ambientale e paesaggistica, ed ha una configurazione che ricorda chiaramente il paesaggio tipico dell'area denominata colline delle cerbaie: la dicitura qualità rimarca l'attribuzione dei meriti di soggetto attivo nella tutela e nella valorizzazione del paesaggio delle Cerbaie, e il termine Cortelandia declina il concetto di paesaggio (land) delle corti , rimarcando un carattere identitario del territorio “colline del cerbaie”, collocato al centro della Toscana settentrionale e chiaramente un “polmone verde” tra le ampie pianure urbanizzate della val nievole, del val d'arno e della pianura lucchese.
Il marchio è assegnato annualmente in occasione della festa Cortelandia – la festa della Foresta delle Cerbaie, ed è assegnato da una commissione di tecnici collegati al laboratorio di green economy cerbaie: la sua adozione è richiesto in forma spontanea tramite segnalazione effettuate alla pagina pagina face book di cortelandia (facebook.com/consorzioforestale.dellecerbaie.1) o a tramite email al Consorzio Forestale delle Cerbaie ([email protected]): le segnalazioni da parte del pubblico avvengono in forma spontanea, e devono segnalare anche la motivazione addotte nei termini di azioni di pregio per la valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente delle Cerbaie (per le modalità, consultare il Regolamento del Marchio).
Regolamento d'uso del marchio.pdf | |
File Size: | 743 kb |
File Type: |
Il marchio rientra nel pacchetto d'iniziative collegate alla manifestazione Cortelandia, promossa come Festa locale delle Comunità del territorio nell’ambito della festa nazionale dei parchi, e che si svolgerà quest’anno il 24 maggio su tutto il territorio delle Cerbaie e che vedrà come liet-motiv anno 2014 “la riscoperta del Parco Robinson come parco per le famiglie” (vedere il programma Cortelandia 2014).
Fonte: cortelandia.weebly.com
Iniziativa ideata da Consorzio Forestale delle Cerbaie
Nota: l'assegnatario del marchio avrà diritto di apporlo sull'ingresso dell'agriturismo come sull'etichetta di un barattolo un marchio, e potrà usarlo nella propria campagna di promozione rispettando le norme indicate dall'apposito regolamento di utilizzo. Il rilascio dell'uso del marchio può eventualmente collegarsi ad un lascito volontario del destinatario il cui utilizzo è comunque vincolato all'esecuzione di opere di manutenzione e valorizzazione del territorio , e alla cui esecuzione garantisce il Consorzio Forestale delle Cerbaie.
Fonte: cortelandia.weebly.com
Iniziativa ideata da Consorzio Forestale delle Cerbaie
Nota: l'assegnatario del marchio avrà diritto di apporlo sull'ingresso dell'agriturismo come sull'etichetta di un barattolo un marchio, e potrà usarlo nella propria campagna di promozione rispettando le norme indicate dall'apposito regolamento di utilizzo. Il rilascio dell'uso del marchio può eventualmente collegarsi ad un lascito volontario del destinatario il cui utilizzo è comunque vincolato all'esecuzione di opere di manutenzione e valorizzazione del territorio , e alla cui esecuzione garantisce il Consorzio Forestale delle Cerbaie.
L'Alberoteca delle Cerbaie
Glossario botanico
I boschi delle Cerbaie sono, per natura, boschi misti, e nei tratti ove presente il Pino, storicamente è stato trattato dall’uomo con il criterio di avere, nel medesimo tratto di bosco, piante di pino adulte con vicino piante più giovani, in grado di prenderne il posto dopo il taglio, o di pino o di quercia o di altre latifoglie più nobili.
Storicamente, dopo ogni taglio finalizzato alla produzione di legna da ardere, il bosco si rinnovava grazie ai ricacci della ceppaia (rinnovazione agamica) e per la disseminazione di seme degli alberi d'alto fusto presenti nel bosco. Proprio la semina, più che provvedere manualmente all'impianto di giovani piantine, era la pratica usuale per far nascere il bosco nei tratti di radure aperte all’interno del bosco e nelle parti dissodate: come usuale era destinare parte dei semi per creare dei semenziali di piantine, da riutilizzare nelle radure per rinforzare la semina e rendere più veloce la nascita del bosco. Pini, Querce, Castagni hanno qui convissuto grazie alla forma di governo del bosco denominata a ceduo composto, cioè quella di un ceduo (lett. bosco a ceppaia) dotato di un numero più alto di matricine (lett. piante con chiome sviluppate e in grado di produrre abbondante seme) rispetto al ceduo semplice matricinato: a questa forma di governo si deve la triplice linea di produzione del bosco (bosco da legna + castagneto da frutto+legna da paleria e da opera), e il governo a ceduo composto di fatto ha rappresentato la formula più congeniale nelle Cerbaie per consentire di produrre legna e di consentire il pascolo in bosco degli animali domestici (oggi vietato dalla legge forestale regionale).
Boschi che conservano, nonostante le intense vicissitudini raccontate, comunque diverse piante secolari e che sono in grado di testimoniare la storia recente e passata della selvicoltura e dell’ecologia locale. Da qui nasce il progetto di costituire un alberoteca degli alberi del paesaggio e monumentali delle Cerbaie, e di cui sono visitabili sul campo (grazie alle coordinate per i gps) GLI ALBERI, LE SIEPI E I FILARI ALBERATI rilevate nella campagna di rilievo operata nel 2012-2013.
Alberi
acero campestre (Acer campestre)
carpino bianco (Carpinus betulus)
carpino nero (Ostrya carpinifolia)
castagno (Castanea sativa)
cerro (Quercus cerris)
ciliegio (Prunus avium)
farnia (Quercus robur)
leccio (Quercus ilex)
melo (malus silvatica)
nespolo comune (Mespilus germanica)
olmo campestre (Ulmus minor)
ontano nero (Alnus glutinosa)
pino marittimo (Pinus pinaster)
pino domestico (Pinus pinea)
pioppo bianco (Popolus alba)
pioppo nero (Popolus nigra)
rovere (Quercus petraea
roverella (Quercus pubescens)
robinia (Robinia pseudoacacia)
salice bianco (Salix alba)
salice da vimini (Salix viminalis)
sughera (Quercus suber)
tiglio a fg piccola (Tilia cordata)
Alberi rari
abete bianco (Abies alba)
cipresso calvo (Taxodium distichum)
faggio (Fagus sylvatica)
pino silvestre (Pinus sylvestre)
platano comune (Platanus x acerifolia)
Arbusti (ceppaia di particolare sviluppo in altezza)
agrifoglio (Ilex aquifolium)
berretta del prete (Euonymus europaeus)
corbezzolo (Arbutus unedo)
scope (Erica arborea, Erica cinerea)
illatro (Phillyrea angustifolia)
ginestra dei carbonai (Sarothammus scoparius)
ginestrone (Ulex europeus)
prugnolo (Prunus spinosa)
rovo (Rubus ideaus)
Storicamente, dopo ogni taglio finalizzato alla produzione di legna da ardere, il bosco si rinnovava grazie ai ricacci della ceppaia (rinnovazione agamica) e per la disseminazione di seme degli alberi d'alto fusto presenti nel bosco. Proprio la semina, più che provvedere manualmente all'impianto di giovani piantine, era la pratica usuale per far nascere il bosco nei tratti di radure aperte all’interno del bosco e nelle parti dissodate: come usuale era destinare parte dei semi per creare dei semenziali di piantine, da riutilizzare nelle radure per rinforzare la semina e rendere più veloce la nascita del bosco. Pini, Querce, Castagni hanno qui convissuto grazie alla forma di governo del bosco denominata a ceduo composto, cioè quella di un ceduo (lett. bosco a ceppaia) dotato di un numero più alto di matricine (lett. piante con chiome sviluppate e in grado di produrre abbondante seme) rispetto al ceduo semplice matricinato: a questa forma di governo si deve la triplice linea di produzione del bosco (bosco da legna + castagneto da frutto+legna da paleria e da opera), e il governo a ceduo composto di fatto ha rappresentato la formula più congeniale nelle Cerbaie per consentire di produrre legna e di consentire il pascolo in bosco degli animali domestici (oggi vietato dalla legge forestale regionale).
Boschi che conservano, nonostante le intense vicissitudini raccontate, comunque diverse piante secolari e che sono in grado di testimoniare la storia recente e passata della selvicoltura e dell’ecologia locale. Da qui nasce il progetto di costituire un alberoteca degli alberi del paesaggio e monumentali delle Cerbaie, e di cui sono visitabili sul campo (grazie alle coordinate per i gps) GLI ALBERI, LE SIEPI E I FILARI ALBERATI rilevate nella campagna di rilievo operata nel 2012-2013.
Alberi
acero campestre (Acer campestre)
carpino bianco (Carpinus betulus)
carpino nero (Ostrya carpinifolia)
castagno (Castanea sativa)
cerro (Quercus cerris)
ciliegio (Prunus avium)
farnia (Quercus robur)
leccio (Quercus ilex)
melo (malus silvatica)
nespolo comune (Mespilus germanica)
olmo campestre (Ulmus minor)
ontano nero (Alnus glutinosa)
pino marittimo (Pinus pinaster)
pino domestico (Pinus pinea)
pioppo bianco (Popolus alba)
pioppo nero (Popolus nigra)
rovere (Quercus petraea
roverella (Quercus pubescens)
robinia (Robinia pseudoacacia)
salice bianco (Salix alba)
salice da vimini (Salix viminalis)
sughera (Quercus suber)
tiglio a fg piccola (Tilia cordata)
Alberi rari
abete bianco (Abies alba)
cipresso calvo (Taxodium distichum)
faggio (Fagus sylvatica)
pino silvestre (Pinus sylvestre)
platano comune (Platanus x acerifolia)
Arbusti (ceppaia di particolare sviluppo in altezza)
agrifoglio (Ilex aquifolium)
berretta del prete (Euonymus europaeus)
corbezzolo (Arbutus unedo)
scope (Erica arborea, Erica cinerea)
illatro (Phillyrea angustifolia)
ginestra dei carbonai (Sarothammus scoparius)
ginestrone (Ulex europeus)
prugnolo (Prunus spinosa)
rovo (Rubus ideaus)
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